La cucina è l'ambiente della casa che deve beneficiare della migliore ventilazione, soggetto per definizione a fumi, vapori, grassi, ecc. e rischi di reiezione del monossido di carbonio se il gas ha il suo posto.
Obblighi relativi al gas
La scelta della ventilazione di una cucina dipende principalmente dalla sua… ventilazione. Una cucina con più finestre richiederà logicamente meno attrezzature. Ma la ventilazione dipende anche dal tipo di stufa installata e dalla presenza o meno di uno scaldabagno a gas. Domanda ventilazione, è, infatti, più standard che scelte. Il gas in bombole implica una bassa ventilazione (che porta all'esterno) e un'alta ventilazione (che entra dall'esterno); gas di città, alta ventilazione. In ogni caso, in assenza di apertura all'aria aperta, è obbligatorio installare un sistema di evacuazione dell'aria viziata che porti all'esterno.
Cappuccio indispensabile
Se queste condizioni sono soddisfatte o se la cucina è completamente elettrica, la scelta della ventilazione dipende dall'uso che si fa del locale. Il sistema più efficiente per una buona ventilazione, fuori finestra, rimane la cappa aspirante, che può essere collegata ad un condotto di ventilazione esterno, oppure funzionare riciclando l'aria.
Il complemento VMC
Per quanto riguarda la VMC, o ventilazione meccanica controllata, è semplicemente obbligatoria nelle nuove abitazioni. È anche un complemento ideale per la cappa, che non funziona sempre. In cucina evitare la VMC a flusso singolo autoregolante, che non ha effetto sull'umidità. Al contrario, può essere sufficiente una VMC a flusso singolo regolata ad acqua, a meno che non si voglia investire in una VMC a doppio flusso, il cui costo varia comunque tra € 2000 per una nuova costruzione e € 4000 per una ristrutturazione.