Una seduta che segue le nostre forme con flessibilità e comfort
Molto presente negli interni contemporanei, il pouf pera è un pouf semplicemente mitico … che senza dubbio non sarebbe nato senza gli anni '60 e il movimento hippie che sosteneva una maggiore apertura mentale e una vita rilassata in testa, ma anche in casa! Uno sguardo alla nascita del pouf pera e al suo rapporto con la società.
Il pouf a pera, una forma mitica per una seduta iconica
ilpouf pera, come viene comunemente chiamato, deve il suo nome alla sua forma che evoca quella del frutto. Anche se assume varie forme quando accoglie un individuo, il suo involucro non ha altra forma che una pera, la base del frutto verso terra e la testa che si alza verso il cielo.
Ma se nelle nostre regioni prende il nome di un frutto, sappiate che al di là dell'Atlantico, preferiamo chiamarlo"sacchetto di fagioli“letteralmente” bean bag. ”Un nome che a prima vista può sorprendere, ma in realtà deriva dal fatto che a volte, usavamo i fagioli secchi per formare il ripieno - e quindi la seduta - di questo pouf.
Il pouf Sacco, un'idea italiana dietro il pouf pera
Molti lo ignorano, ma in fondo il pouf pera ha un nome totalmente diverso: il "Sacco". il Pouf Sacco pera nasce in Italia, dall'idea dei designer Gatti, Paolini e Teodoro che si ispirarono ai contadini italiani che usavano sacchi di foglie di castagno per realizzare materassi. Quindi pensano a una seduta leggera che seguisse la forma del corpo per un comfort assoluto.
Dopo aver immaginato palline da ping-pong o anche acqua come guarnizione, le palline di polistirolo si impongono velocemente. Ed ecco che nasce il "Sacco", contenente ben 12 milioni di palline di polistirolo per un peso che non raggiunge i 6 kg. Sarà presentato per la prima volta alla Fiera di Parigi del 1969 e il successo è immediato.
Il pouf a pera, simbolo di anticonformismo
Non sembra così quando lo vedi, ma il beanbag a pera, quando ha iniziato a essere commercializzato, è stato subito visto come un vero e proprio simbolo di un'intera generazione di sessantotto! All'epoca, infatti, questa nuova fondazione testimoniava la contestazione del tempo e la ricerca dell'anticonformismo. È vero che con il beanbag a pera ci si siede quasi a livello del suolo, in posizione piuttosto accasciata e soprattutto si fa fatica ad alzarsi.
Inoltre, nulla nel pouf pera richiama i segni di identità della seduta che conosciamo! È più come un invito a oziare e rompere i codici. Insomma, soddisfa le aspettative dei giovani di 68.
Il pouf pera oggi: ancora trendy
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il successo del pouf pera non si è fermato dopo gli anni '70, e invade ancora oggi i nostri spazi. Che sia in camera da letto, nell'angolo televisione o in soggiorno, risponde ancora oggi a un ideale di relax e attitudine zen… con un design sempre moderno.
Se il primo modello era in vinile, il suo rivestimento ora esiste in più versioni, con o senza motivo. Esistono anche versioni outdoor per prolungare il relax fuori casa.
E se l'originale "Sacco" è ancora prodotto da Zanotta, molti brand propongono il loro modello: But e il suo modello New York, Fly and the Play pera o ancora Conforama dai colori pop. Più di 40 anni dopo, grandi e piccini lo amano ancora tanto, e una cosa è certa: il pouf pera ha ancora un brillante futuro davanti a sé!