Niki de Saint Phalle farà delle donne il soggetto principale delle sue opere
Per la prima volta il Grand Palais apre le sue porte alle opere di Niki de Saint Phalle, straordinaria artista donna. Un'occasione unica per ammirare le sue famose “ragazze”, opere abbaglianti di curve e colori, ma anche i montaggi più intimi della pittrice e scultrice franco-americana. Femminista impegnata, artista a volte criticata, Niki de Saint Phalle ha spesso sorpreso i suoi contemporanei con la sua instancabile energia e il suo eccezionale spirito creativo. Oggi riscopriamo con gioia le sue performance piene di gioia di vivere, proprio come le sue opere più oscure. Decrittazione di una vita a cento miglia orarie…
Viaggio di un amante dell'arte
Interessata molto presto alla disparità di opportunità affrontate dalle donne e alla mancanza di modelli femminili con cui identificarsi, Niki de Saint Phalle (1930 - 2002) decide dall'adolescenza di “diventare un'eroina”. Dopo un'infanzia trascorsa negli Stati Uniti, è a Parigi che decide di dedicare la sua vita all'arte da autodidatta: la speciale atmosfera del dopoguerra che poi regnava nella capitale l'avrebbe ispirata a costruire il suo universo artistico. Presto emergeranno - e coesisteranno - due sentimenti contraddittori nelle sue opere: violenza e caos da una parte, la gioia di vivere dall'altra. Quando immagina i suoi “scatti”, performance concepite in pubblico utilizzando un fucile e borse colorate, Niki de Saint Phalle crea scandalo e allo stesso tempo si unisce al movimento dei nuovi realisti. Ma sono senza dubbio le sue “Nanas”, sculture che rappresentano il mondo femminile amplificato, che la renderanno sicuramente una delle artiste più apprezzate della metà del Novecento.
Il potere della nana
Per tutta la vita Niki de Saint Phalle combatterà contro il modello tradizionale di società matriarcale. In anticipo sui primi movimenti femministi, farà della donna il soggetto principale delle sue opere affrontando aspetti finora trascurati da altre artiste. Questi assemblaggi dai titoli evocativi - Spose, Parti, Prostitute, Streghe, Dee - saranno presto seguiti da opere di lana e cartapesta che lei chiama “Nana”. Al tempo stesso gioiose e potenti, queste donne con la pancia spesso grassoccia formano i manifesti di un nuovo mondo, in cui le donne detengono il potere.
Una retrospettiva eccezionale
L'opera di Saint Phalle, pittore, scultore, ma anche regista, scrittore, architetto e performer, è ricca ed eclettica. Dal 17 settembre 2014 al 2 febbraio 2015, il Grand Palais presenta un'enorme retrospettiva che riunisce 200 dei suoi montaggi, sculture e archivi, molti dei quali inediti. Su un percorso cronologico e tematico di 2000 m2, scandito da video in cui l'artista commenta il suo lavoro, il visitatore si immerge nell'universo unico dell'artista durante il suo viaggio. Da scoprire senza indugio!