Uno studio di 18 m2 ristrutturato dall'architetto Géraldine Laferté

Sommario:

Anonim
Ristrutturare e trasformare un'ex portineria in uno studio pratico e funzionale, questa è la sfida che l'architetto Géraldine Laferté si è posto. Zona cucina, zona pranzo, camera da letto e sala da pranzo, non manca nulla in questo piccolo studio ben pensato che ottimizza lo spazio aumentando il numero di mobili a scomparsa e componibili. Scoperta in immagini!

Un duo bicolore di successo

© Stéphane DéroussentNella zona cucina, il piano di lavoro in legno è valorizzato da mobili immacolati. Questo bel contrasto fa risaltare l'essenza del legno mentre arieggia lo spazio e gli conferisce un tocco di design. Sulla sinistra, la parete nera nasconde un grazioso bagno rialzato di 80 cm sotto il quale sono stati installati lo scaldabagno e la lavatrice.

Un "tavolo" tanto decorativo quanto pratico

© Stéphane DéroussentProgettato con la praticità e la precisione richieste per i layout di barche, camper e vagoni letto di un tempo, l'appartamento dà il posto d'onore a mobili e contenitori intelligenti. Ecco, questo grazioso quadro da parete in legno, circondato da una graziosa carta da parati, è in realtà un tavolo pieghevole in massello di rovere dotato di due grandi cerniere. Il pattern del wallcovering, stilizzato e grafico, in bianco sporco risalta su uno sfondo grigio-verde. Un contrasto molto piacevole per questa carta da parati contemporanea e di design che sublima l'arredamento circostante.

Fondamenti funzionali

© Stéphane DéroussentQuando si vive in un piccolo spazio, a volte è difficile strutturare lo spazio e trovare consigli per organizzarlo in modo adeguato. Per la zona cucina, Géraldine Laferté ha immaginato tre moduli allineati nella parte inferiore che si separano a formare bellissime sedute dalle linee strutturate. Versatili e modulari, si adattano facilmente alle esigenze di contenimento, essenziali in uno spazio del genere, poiché fungono anche da cassapanche.

Una zona ufficio ben pensata!

© Stéphane DéroussentNulla è stato dimenticato in questo spazio dove l'architetto ha avuto la geniale idea di inserire una piccola scrivania pieghevole nella parete attrezzata. Articolato da una cremagliera e tenuto orizzontalmente da una catena, verrà utilizzato secondo i desideri e le esigenze di ogni individuo.

Un divano pieno di idee

© Stéphane DéroussentQuando vivi in un piccolo studio, ogni centimetro conta. È quindi fondamentale essere furbi per aumentare lo spazio a pavimento senza trascurare i mobili e gli accessori essenziali della nostra vita quotidiana. Per fare questo, l'architetto ha immaginato un divano due in uno composto da due sedute cubiche e un tavolino porticato che scorrono sotto la struttura in cartongesso del letto. Un trucco che permette un vero risparmio di spazio!

Una parola chiave: modularità

© Stéphane DéroussentTrasformare, ottimizzare e reinventare uno spazio, questo è il credo di Géraldine Laferté che ha sfruttato il soffitto alto per creare una parete di contenitori misti, aperti e chiusi. Sopra il divano, addossato alla parete, un grande pannello nasconde il letto. Durante il giorno il letto viene riposto a parete su martinetti lasciando il campo libero per ogni possibile sistemazione. Di notte, manualmente, abbassiamo la piattaforma mobile senza dover spostare i mobili.

Una scala molto raffinata

© Stéphane DéroussentSobria e ordinata, una semplice scaletta in legno permette di accedere alla zona notte. Una ricerca costante di semplicità ed eleganza che sottolinea il desiderio di andare dritti al punto.

Una testiera ultra pratica

© Stéphane DéroussentCome testiera, due ante scorrevoli in legno nascondono un box contenitore in cui possono essere integrati i cuscini quando arriva il giorno.

Uno spazio abitativo ben arredato

© Stéphane DéroussentAvere tutto a portata di mano è essenziale quando si vive in una mini zona. Per soddisfare tutti i desideri di comfort e funzionalità, Géraldine Laferté ha progettato più contenitori alti e bassi, che consentono un'ottimizzazione dei volumi ideale.