È un giardino delle quattro stagioni che è stato creato qui…
È in un piccolo angolo della campagna della Sarthe che Michel Berrou ha iniziato il suo giardino nel 1990. Appassionato fin dall'infanzia, ha creato nel suo terreno di 1,5 ettari totalmente vergine un giardino dove si trovano 4000 specie e varietà che si affiancano in perfetta armonia. Questo amante della natura ci svela i suoi piccoli segreti…Parlaci del tuo background
Fin dalla mia infanzia, vicino a mio nonno, meglio dei consigli, mi ha insegnato ad amare e ammirare, in silenzio, insieme, il bello che ti rende felice. Credo che l'essenziale sia detto! Solo che, successivamente, ho intrapreso una professione che non corrispondeva affatto alla mia passione che consideravo, all'epoca, quella di creare un giardino aperto al pubblico, come parte di uno stravagante capriccio. Altre volte, altre usanze! Di conseguenza, vivendo a Parigi, sono venuto a sognare di cambiare vita e finalmente di realizzare il mio progetto che mi attanagliava, sempre rimandato.
Prima di iniziare, come hai pensato al tuo giardino?
Volevo, soprattutto, una terra vergine, senza alberi o altre piante. Una casa isolata dai rumori e, sapendo cosa non volevo, senza fare un progetto, mi sono buttata anima e corpo in questa attività iniziata ormai 28 anni fa.Come si articolano oggi?
È un giardino delle quattro stagioni che è stato creato qui, un giardino da passeggiata, un giardino intimo, unico sotto molti aspetti tra cui la straordinaria ricchezza di piante, composta da 4.200 specie e varietà. Architettura e design animano il decoro a rilievo dove l'associazione di forme e volumi immaginari ha trovato equilibrio nel tempo. Questo parco offre a tutti i suoi visitatori immagini mutevoli e sempre sorprendenti.
Hai un piccolo segreto per far sì che tutte queste atmosfere si armonizzino così bene?
In effetti, è forse soprattutto una questione di poesia, di sentimenti dove conta soprattutto l'impressione d'insieme, l'atmosfera che si crea attraversandola. Il fogliame fa da padrone, permette contrasti e mette in risalto sia le silhouette che i colori.
Infine, che consiglio daresti agli amatori che desiderano intraprendere un progetto del genere?
Procuratevi le piante preferite dai buoni vivai rispettando, ovviamente, alcune regole se sono rustiche, se sono adatte all'ombra o se non sopportano il sole, ecc. E poi, inizia! Inoltre, la qualità principale, secondo me, è la costanza e, di conseguenza, la passione farà il resto senza dimenticare che ci saranno dei fallimenti… In una parola, il marchese de Girardin non ha detto che "Non è come giardiniere o paesaggista ma come poeta e pittore che i paesaggi devono essere composti".