Entomosporiosi

Sommario:

Anonim

So tutto di questa malattia!

L'entomosporiosi è una malattia fungina causata da un fungo ascomicete chiamato Entomosporium maculatum. Il nome di questa malattia deriva dalla forma delle spore che ricordano gli insetti. L'entomosporiosi si riscontra soprattutto su arbusti o alberi della famiglia delle Rosaceae, come il cotogno, il pero, il melo, la nespola o la fotinia, il biancospino, il cotoneaster… La malattia è relativamente benigna, tranne che nel cotogno.

Descrizione dell'entomosporiosi

La comparsa di piccole macchie necrotiche, più o meno arrotondate, di colore variabile dal rosso scuro al marrone solido, e questo su entrambi i lati delle foglie, possono essere considerati i primi segni della malattia. Quindi, la formazione di spore si manifesta con piccole aree nere, al centro di queste lesioni. Le macchie crescono, si uniscono e provocano la rottura della lamina fogliare e la caduta prematura delle foglie. Oltre all'aspetto sgradevole delle foglie e alla loro caduta, a volte si verifica un rallentamento della crescita della pianta. L'entomosporiosi può svilupparsi anche sui frutti, provocando deformazioni e screpolature, rendendoli inadatti al consumo.

Biologia dell'entomosporium

Il fungo che causa la malattia sopravvive in inverno tra i detriti di foglie e ramoscelli. In primavera, le spore rilasciate vengono disseminate dalla pioggia e dal vento. Le prime macchie compaiono sulle foglie dopo al massimo due settimane. Altri cicli di contaminazione possono verificarsi durante l'estate, soprattutto durante la formazione dei frutti. Una primavera piovosa, accompagnata da una temperatura inferiore ai 20°C, crea condizioni favorevoli allo sviluppo della malattia. D'altra parte, un periodo secco rallenta la sua evoluzione.

Prevenzione e controllo dell'entomosporiosi

Il primo riflesso profilattico deve essere quello di condurre una piantagione su un terreno sano, ripulito, se necessario, dalla combustione completa di tutte le parti colpite, foglie, frutti e rami contaminati. Successivamente, sarà necessario garantire l'acquisizione di piante completamente prive di parassiti. La messa a dimora dovrebbe prevedere una distanza sufficiente tra i soggetti, concimazioni moderate e annaffiature ai piedi delle colture, evitando l'irrorazione. Se la malattia si manifesta comunque, è d'obbligo utilizzare una nebulizzazione a base di rame, ad esempio la poltiglia bordolese, soprattutto all'inizio della vegetazione, poi di nuovo, qualche settimana dopo. La mela cotogna, che è particolarmente sensibile all'entomosporiosi, deve subire questo stesso "trattamento" come misura preventiva, non appena le foglie cadono in autunno. Infine, se le condizioni meteorologiche sono molto favorevoli all'insorgere di questa malattia fungina, è possibile il controllo chimico con un adeguato fungicida sintetico (cfr. indice fitosanitario ACTA). di C. Schutz Croué

Enciclopedia di parassiti e malattie in giardino

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