Perché alla Candelora si mangiano le frittelle?

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Anonim

Una festa ancestrale che attraversa i secoli

Ogni anno, il 2 febbraio, le frittelle vengono saltate in padella in molte case in Francia. La Candelora, festa cristiana che chiude il periodo natalizio, arriva all'inizio della festa dei Ceri, la cui origine risale ai romani. Uno sguardo indietro a una tradizione che attraversa i secoli!

La Candelora: una festa ancestrale

Se per molti Candelora è sinonimo di frittelle, pochi sanno che in origine era una festa molto antica. In epoca romana, il 2 febbraio era una festa in onore del dio Pan, dio della Natura. Per tutta la notte i fedeli hanno vagato per le strade di Roma, torce in mano. Con la cristianizzazione del popolo gallo-romano, le feste pagane come il Natale diventano poi celebrazioni cristiane. È in questo contesto che papa Gelasio I decise nel 472 di cristianizzare la festa dei Ceri che poi commemora la presentazione del bambino Gesù Cristo al Tempio.

E questa cosa dei pancake?

Fu durante il Festival a lume di candela che ebbero luogo i primi semi dell'anno. Secondo il mito, se i contadini non facessero soffriggere le frittelle il giorno della Candelora, il grano nei loro campi sarebbe cattivo l'anno successivo. La farina di frumento in eccesso veniva poi utilizzata per fare le frittelle, che, oltre a non farle mancare, dovevano essere realizzate in un modo molto particolare: un Louis d'or nella mano sinistra e la padella per saltarle nella mano destra.

Ricette diverse a seconda della regione

Se ormai sono scomparse le processioni, le frittelle, restano nella festa della Candelora! Le ricette realizzate variano a seconda delle diverse regioni della Francia. In Provenza, la tradizione della Candelora è accompagnata da frittelle delicatamente profumate ai fiori d'arancio. In Corsica, la farina di frumento lascia il posto alla farina di castagne per fare i Nicci. Infine, a Marsiglia, le galette vengono addirittura sostituite dalle navette, deliziosi biscotti di pasta frolla a forma di barchetta.