5 cose da sapere sul vischio, la pianta del druido

Sommario:

Anonim

Tutti i segreti del vischio

Conosci il vischio sotto il quale ci baciamo a Natale, ma cosa sai veramente della pianta dei druidi? Noi, non molto. Per rimediare abbiamo preparato un piccolo riassunto sulle peculiarità del vischio, suo soprannome Viscum album, una pianta arcinota eppure poco conosciuta.

1. Il vischio è una pianta parassita

Più precisamente, una pianta emiparassita: senza radici, si insedia sugli alberi da cui pompa linfa, ma produce la propria clorofilla. Li colonizza insomma senza ferirli, grazie ad una ventosa che affonda nel ramo e si ritrova progressivamente integrata nell'albero. Nel peggiore dei casi, il vischio riduce la qualità del legname per lo sfruttamento industriale, ma non impedisce all'albero di prosperare. Per quanto riguarda l'individuazione del presenza di vischio su un albero, facile, guarda in alto. La pianta forma grosse palline vegetali con foglie verde-gialle, appese ai rami come palline di Natale.

2. Il vischio è una pianta medicinale

Conosciuto da secoli per le sue innumerevoli proprietà curative, provate o meno, il vischio è una delle piante stella della farmacopea naturale. Una pianta medicinale, dunque. Mentre è stato accreditato con molti meriti nel corso della storia, ora è principalmente usato per trattare l'ipertensione. Avrebbe anche proprietà ansiolitiche e sedative, ovvero calmanti, per calmare bambini iperattivi, ansie, mal di testa o malattie infiammatorie articolari. Si dice addirittura che il vischio stimoli il sistema immunitario in caso di malattie gravi.

3. Il vischio è una pianta druidica

I druidi conoscevano le proprietà medicinali del vischio fino alla punta delle foglie, ricorda chiunque abbia letto Asterix. Il raccogliere il vischio esigeva un rituale tanto preciso quanto immutabile, unendo lino bianco e falce d'oro. La pianta era addirittura oggetto di un vero e proprio culto, incarnazione dell'immortalità e dell'eternità, da qui il simbolo di prosperità che il ramo di vischio incarna ancora oggi durante le festività natalizie! I Druidi lo stavano già usando come agente ipertensivo, tra l'altro, e curavano sia la pertosse che l'infertilità.

4. Le bacche di vischio sono velenose

Le bacche di vischio possono essere graziose con il loro aspetto cremoso di perle bianche, ma sono per lo più velenose. Non si tratta di ingerirli nella speranza di stimolare il sistema immunitario, raramente sono fatali ma possono causare gravi disturbi cardiaci o intestinali. Le foglie sono la parte utilizzabile della pianta, una volta essiccata, sia come cataplasma che come infuso. Qualunque cosa accada, evitiamo l'automedicazione raccogliendo foglie di vischio in natura: la pianta medicinale deve essere utilizzata solo sotto la supervisione di uno specialista.

5. Il vischio colonizza gli alberi grazie agli uccelli

Gli uccelli, in particolare i passeri come i silvani, i tordi e le cinciallegre, non sono minimamente infastiditi dagli uccelli. sostanze tossiche presenti nel vischio. Al contrario, lo adorano, banchettano con le bacche e poi eliminano i semi non digeriti nei loro escrementi. E sono i loro escrementi, che atterrano sui rami degli alberi, che permettono al piccolo di vischio di colonizzare un nuovo albero… il cerchio è chiuso.