Soffiatura del vetro per creare creazioni straordinarie
Una delle tendenze rilevate alla fiera Maison & Objet di settembre 2011 riguarda le creazioni in vetro soffiato. Luci, vasi, decanter o bottiglie, molti dei quali adottavano un rivestimento trasparente e forme originali. Questa è l'occasione per fare il punto su questa tecnica ancestrale che è il vetro soffiato.
La tecnica del verso soffiato di ieri…
Per secoli, la tecnica del vetro soffiato ha conferito agli oggetti in vetro una forma e un volume particolari. Il processo tradizionale è artigianale e richiede l'intervento della professione del soffiatore, che si occupa di prelevare una massa di vetro fuso (a 1300°C) chiamata parison all'estremità del pontil, la sua canna da soffio. Questa fase cosiddetta di “picking” prosegue poi con la regolarizzazione del pezzo di marmo in modo da distribuirne lo spessore. Inizia quindi la fase di soffiaggio che consentirà di dare all'oggetto la forma desiderata, prima di raffreddarlo gradualmente in modo che non esploda. Il più delle volte serve uno stampo per dargli una forma precisa o originale!
… fino ad oggi
Se questo metodo tradizionale è ancora praticato in molte vetrerie e laboratori ed è onorato dal campo artistico e del design, la tecnica industriale, consistente nel riprodurre la fase di raccolta e soffiatura mediante un getto d'aria, è oggi molto ambita. In ogni caso, l'aspetto sorprendentemente elegante del vetro soffiato non smette mai di sedurre. Paralumi, vasi, bottiglie, fiasche, barattoli, caraffe, insalatiere, bicchieri o palline di Natale assumono un fascino decisamente singolare quando hanno l'aspetto traslucido e fragile del vetro mentre vengono modellati in una forma straordinaria. Quindi, visto che questo materiale sta tornando con forza nei nostri interni, passiamo a nostra volta al vetro soffiato…