Ah! Alla fine ! Ci stavamo chiedendo quando questo nuovo anno 2011 ci avrebbe portato qualcosa di veramente nuovo! Ma è successo, beh succederà a marzo più precisamente, ed è Nespresso che apre le danze proponendoci un nuovo modello: il Pixie. Dopo averci fatto sognare la grandezza con i palazzi newyorkesi del Citiz, Nespresso ha pensato a noi, poveri urbani, che siamo obbligati ad accontentarci della micro-cucina. Dopo la follia della grandezza, ecco la follia della riduzione, come i suoi concorrenti, il Piccolo di Dolce Gusto o la Piccina di Lavazza. Le sue dimensioni ridotte (solo 11 cm di larghezza) fanno pensare che andrà a sostituire l'attuale Essenza, la mini di Nespresso. Tuttavia sarebbe riduttivo (ah ah!) essere limitato alle sue dimensioni, il Pixie è "piccolo ma forte" come direbbe l'altro!
Il suo design
A livello di design, è adornato con pannelli in alluminio anodizzato solo per motivi di bellezza. Il Nespresso ora ha una maniglia che deve essere azionata solo per spostare in avanti il ricettacolo delle capsule. Sinceramente non credo che questa maniglia sia un progresso tecnologico, mi piaceva solo il fatto di non avere questo tipo di ostacoli come su altre macchine concorrenti.
Le sue prestazioni
In termini di prestazioni, Pixie fornisce il tempo di riscaldamento più veloce di Nespresso poiché puoi preparare un Lungo o un Espresso in meno di 30 secondi. Precauzioni ecologiche richiedono, il Pixie si spegne automaticamente dopo 9 minuti di inattività. Nespresso afferma che la macchina ha un consumo energetico inferiore del 40% rispetto a un apparecchio medio di Classe A, il che è complessivamente strano perché non ho mai sentito parlare di una classe di consumo energetico per le caffettiere e ancor meno per Nespresso. La Pixie sarà disponibile in 7 colorazioni elettriche (indaco, blu, limone, rosso, alluminio e titanio) con i marchi Krups e Magimix. Si vende a circa 149€.
La serie di accessori Pixie
Oltre alle macchine, tutta una serie di accessori accompagna questo nuovo modello immaginato da 5.5 Designers. Ammetto di essere stato più sedotto dalla serie di accessori e in particolare dai distributori di capsule che fino ad ora soffrivano di una mancanza di originalità.