Disegna e immagina le nuove collezioni
Il designer francese Pierre Favresse è stato appena nominato direttore artistico del marchio Habitat. Fondato nel 1964 da Terence Conran, il marchio intende scommettere sulla creazione, il desiderio e la giovinezza per sviluppare prodotti secondo i concetti cari ad Habitat: "Bello, utile, accessibile". Per noi Pierre Favresse ripercorre la sua carriera e ci racconta i suoi nuovi obiettivi.
Sei un designer, raccontaci il tuo background.
Dopo i miei studi di ebanisteria sono entrato a far parte del laboratorio di mobili di Jean Claude Maugirard all'interno della Scuola Nazionale di Arti Decorative di Parigi. Successivamente ho collaborato come designer nello sviluppo di uno studio di Design a Parigi. Nel 2010, con il desiderio di mettere in piedi le mie idee, ho fondato il mio studio all'interno degli Ateliers de la Ville de Paris.
Qual è la tua specialità?
Non ho una specializzazione e non desidero particolarmente averne una, perché il fatto di lavorare e collaborare a progetti in vari campi mi è necessario per sviluppare le mie riflessioni.
Quali sono le tue ultime creazioni?
Tra le mie ultime creazioni troviamo l'orologio Jean con Super-ette, la collezione Perch e una collezione di contenitori Wildthing per Petite Friture.
Sei appena stato nominato direttore artistico del brand Habitat, cosa significa per te?
Essere nominato alla direzione artistica del marchio Habitat rappresenta un'incredibile opportunità per sviluppare la mia conoscenza della professione ma soprattutto una seria sfida perché tante persone hanno appena riposto in me la loro fiducia…
Quale sarà la tua missione?
La mia missione è progettare e immaginare nuove collezioni e mantenere la massima coerenza su tutta la gamma. La mia missione sarà anche quella di sviluppare collaborazioni con nuovi designer per promuovere i talenti emergenti del design.
Cosa intendi portare al marchio?
Oggi mi auguro che questo bellissimo marchio sia ancora una volta un fiore all'occhiello e una figura di spicco della creazione e del design. Cerco quindi di portare nuovi valori creativi, basati sulla funzione e sull'emozione.
Infine, come è il tuo interno?
Il mio interno è molto semplice, ho bisogno di calma e dolcezza per ricaricare le batterie. Le mie scelte di oggetti si concentrano spesso su prodotti funzionali ed equi. Ma non mi proibisco il colore e alcuni elementi sorprendenti.