Tutti i nostri consigli
Le batterie sono il punto debole della maggior parte degli strumenti portatili. È un fatto noto: con gli anni tendono a perdere autonomia e capacità. Inoltre, piuttosto che acquistare questo elemento a un prezzo spesso elevato, è possibile ripararlo da soli.
Apri la batteria
Il primo passo è aprire il vano batteria. La cosa è facile se è fissata con viti. Lo è un po' meno se i suoi gusci sono saldati. In questo caso la manipolazione è più delicata ed è obbligatorio tagliare lungo la saldatura. L'ideale è utilizzare una lama da sega o una lama da taglio precedentemente riscaldata.
Scegli i tuoi accumulatori
Gli accumulatori sono il fulcro della batteria, ma anche il suo punto debole. Per riacquistare le capacità originali di uno strumento portatile, devono essere sostituiti. In generale, le batterie attuali utilizzano accumulatori sub-C. Per aumentare la loro longevità, è meglio scegliere una gamma NI-MH, che si scarica meno rapidamente rispetto alla gamma NI-CD. Controllare gli amperaggi e, in caso di dubbio, non esitare a richiedere parti identiche a quelle sostituite.
Ricaricare la batteria
La nuova batteria deve essere ricostituita allo stesso modo di quella vecchia. I vari accumulatori devono essere saldati insieme a stagno (usando le loro linguette o, se non ce ne sono, un filo elettrico flessibile). Da quel momento in poi non resta che recuperare lo zoccolo e il sensore di temperatura dalla vecchia batteria, per poi risaldarli sul nuovo elemento. Ultimo passaggio: rimontare il gruppo, fissare il guscio e lasciare che la batteria si carichi. Come le batterie convenzionali, gli accumulatori usati sono molto tossici per l'ambiente. Questi devono essere collocati nei contenitori per la raccolta differenziata disponibili nei supermercati, nelle farmacie o nei municipi.